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Sale grosso o fino nella pasta? Ecco quale utilizzare!

Ciò che comunemente chiamiamo sale da cucina è il cloruro di sodio, un composto chimico la cui formula è sempre la stessa, NaCl, eppure il sale può assumere tantissime forme differenti, da granelli piccolissimi a cristalli, fino a grani grossi. E ad ogni forma sembra corrispondere un sapore e una sapidità particolari, a dispetto della stabilità della formula chimica. Come mai? La ragione va ricercata nel fatto che le diverse forme di sale si sciolgono diversamente e aderiscono in maniera differente alle superfici, conferendo un grado di sapidità non sempre uguale a seconda dei contesti. Per ogni preparazione, quindi, bisognerà scegliere il tipo di sale più adatto.
Ma veniamo alla nostra domanda principale: nella pasta ci va il sale fino o grosso?
Solitamente per la pasta utilizziamo il sale grosso, un sale più economico, perché sottoposto a meno lavorazioni, che va sciolto in acqua, per questo non necessita di particolari caratteristiche. La scelta sta anche in una questione di abitudine. Tutti noi siamo abituati a salare l’acqua per la pasta “a occhio” e valutare la quantità di sale è molto più semplice col sale grosso che col sale fino.
Possiamo quindi utilizzare tranquillamente anche il sale fino per la pasta, a patto che si faccia attenzione alla quantità. Solitamente per 100 grammi di pasta sono necessari 1 litro di acqua e 10 grammi di sale. Ecco la formula che vi salverà nel caso abbiate terminato il sale grosso!
Quindi per la pasta il sale grosso o fino è indifferente. Ricordate soltanto che a parità di volume, un pugno di sale fino pesa più di un pugno di sale grosso, quindi salerà molto di più!
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