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Gli alimenti che non devono mancare nella dieta di chi ha carenza di iodio.

L’alimentazione è il nostro modo per dare all’organismo tutti i nutrienti e le sostanze di cui ha bisogno: ecco perché, nel momento in cui siamo carenti di una sostanza necessaria al nostro benessere, il primo passo da fare è aggiustare la nostra dieta per sopperire a quella mancanza e stare immediatamente meglio. Nella fattispecie, oggi ti diamo qualche consiglio nel caso in cui tu abbia bisogno di un apporto maggiore di iodio nella tua dieta.
Carenza di iodio: cosa mangiare per contrastarla.
Abbiamo già parlato della quantità giornaliera raccomandata di iodio per una dieta equilibrata. Ecco quali sono gli alimenti che possono diventare vostri alleati per risolverne una carenza.
Cozze e vongole
I crostacei e i molluschi, in particolare le cozze e le vongole, contengono 140 microgrammi di iodio in ogni porzione da 100 grammi. Hanno inoltre poche calorie e pochi grassi e regalano all’organismo anche un buon quantitativo di ferro e potassio.
Merluzzo
Il merluzzo è un pesce dall’alto contenuto di iodio: in 100 gr di questo pesce leggero e morbido ne troviamo infatti 80 microgrammi. Per riuscire a portare all’organismo il totale, o la quantità maggiore possibile, di questo iodio, è importante cucinarlo nella maniera corretta, ovvero al vapore. Alla griglia o fritto, infatti, il merluzzo perde dal 20% al 50% del suo contenuto di iodio.
Yogurt
Se hai una carenza di iodio, lo yogurt può essere lo spuntino giusto per te, a colazione o a metà pomeriggio. Ogni 100 grammi di yogurt, infatti, troviamo 63 microgrammi di iodio, oltre che proteine e calcio. Un alimento leggero ma molto nutriente!
Uova
Le uova sono ricche di proteine ad alto valore biologico e di vitamina B12. Oltre a questo, forniscono anche un buon apporto di iodio: nel contenuto di due uova medie se ne trovano all’incirca 53 microgrammi.
Formaggio
In una dieta equilibrata, è previsto il consumo di formaggio 2/3 volte a settimana. I formaggi stagionati, come provolone, pecorino e grana, contengono 38 microgrammi di iodio ogni 100 grammi di prodotto. In taleggio, latteria e fontina, invece, l’apporto sale a 45 microgrammi. Il formaggio più pratico, soprattutto per chi non ama i sapori troppo forti e per chi non consuma formaggio abitualmente, è sicuramente il grana, perché a basso contenuto calorico e utilizzabile in piccole dosi anche in ricette di preparazione semplice e quotidiana.
Frutta secca a guscio
Un ottimo modo per incrementare lo iodio nel nostro organismo è consumare anacardi, noci e pistacchi, ovviamente tenendo presente che oltre allo iodio apportano anche molte calorie, e quindi è meglio non esagerare con le quantità.
Il nostro ultimo consiglio è di affidarsi a PRESAL®, sale iodato protetto, nel caso in cui vogliate consumare alimenti non presenti in questa lista ma comunque assumere la giusta percentuale di sodio richiesta dall’organismo: 1 grammo di PRESAL®, infatti, soddisfa il 25% del fabbisogno giornaliero di iodio per una persona adulta.